Blog del gruppo musicale Porto delle Nebbie www.portodellenebbie.it Commenti sugli accadimenti nel mondo e sulle cose importanti

lunedì, luglio 30, 2007

per concludere

Tanto ormai è fatta.

Approfitto dello spazio datomi per tornare un'ultima volta sul “Caso Montalto”.
Guardando indietro tra gli interventi mi viene da pensare, e non poco.
Tutti hanno speso almeno un paio di parole di conforto per non abbandonare quella povera ragazza, TUTTI.
Tanto è che alla fine di ragazzi ne sono stati abbandonati otto al loro destino, visto che a difendere i loro diritti sono stati i pochi cittadini del territorio che si sono dimostrati più umani di chi invece doveva esserlo. Comunque pazienza, ho già parlato in merito in altro luogo e non voglio tornarci, come in molti hanno detto, per il bene di tutti è meglio non indugiare ulteriormente su questa vicenda. Quello invece che voglio dire è un'altra cosa.
L'italia grazie alla mal informazione più alla ricerca dello scoop che della verità, si è fatta una opinione sui fatti accaduti. Quello che non sanno è cosa c'è stato sotto.
Il disinteresse dei giornali infatti, ha solo buttato una “bomba mediatica”. Ebbene, proprio perché mi ritengo una persona che gli piace esser ben informato prima di parlare, gli scoop non mi interessano. Non mi interessa di chi è stato trovato con quintali di cocaina in casa. Non mi interessa se qualcuno è indagato per mafia. Non mi interessa se oggi è un caldo che si muore. Sono cose che conosco da me. Quello che mi interessa, sono i fatti, e di fatti intendo il seguito delle notizie date come quelle che vi sto dicendo. Tipo che se ti trovano con ingenti quantità di cocaina, puoi tranquillamente andare a fare capodanno alle Hawaii perché ti sei pentito. Tipo che se sei indagato per mafia, puoi tranquillamente prolungare un processo fino alla prescrizione, che non vuol dire assoluzione. Tipo che il motivo di tutto questo caldo è quasi sicuramente dovuto al riscaldamento globale, le quali precauzioni proposte nel protocollo di Kyoto, non sono ratificate da tutti i paesi. La “bomba mediatica” che ha sbattuto Montalto di Castro sui giornali di tutta l'Italia, altro non sembra che una semplice strumentalizzazione per far fuori qualcuno, sfuggita dal controllo di chi l'ha organizzata. Aprendo gli occhi e guardando oltre le “notiziole” che vengono servite, tutto questo polverone non ha fatto altro che distruggere un processo che deve ancora iniziare. Ha condannato otto ragazzi la quale colpevolezza non è stata ancora provata, visto che il magistrato, dopo il processo conoscitivo, ha permesso addirittura la revoca degli arresti domiciliari. Lo avrà fatto senza motivo? Non credo.
Demonizzare un Sindaco che ha fatto quello che chiunque con un minimo di buon senso avrebbe fatto. Ecco cosa sembra ai miei occhi.
Comunque ciò che è fatto è fatto, e non si può né si deve tornare indietro. Recita un proverbio “meglio pentirsi di ciò che si è fatto che di ciò che non si è fatto”. Ma è vero?
Se alla fine gli imputati risultassero colpevoli, credendo nella giustizia, ne un avvocato d'ufficio, ne Perry Mason, potrebbero girare la frittata. Ma se fossero parzialmente colpevoli, o innocenti, la differenza ci sarebbe eccome! Differenza fatta da un cittadino che ancora crede hai fatti, e non alle voci di corridoio. Se risultasse vero che questi ragazzi hanno violentato questa ragazza, la devono pagare eccome. Lo stesso Carai sostiene questo. A queste famiglie è stato solo offerto, in richiesta dei servizi sociali, la possibilità di avere un processo equo, proprio per difendere i diritti di un gruppo di minorenni, forse accusati ingiustamente. Attenzione, uso il condizionale perché IO attendo la magistratura in cui credo, prima di emettere un giudizio.
Hanno vestito Salvatore Carai come un “finto paladino” che aiuta gli “stupratori”, hanno detto la loro quando, probabilmente, avrebbero fatto meglio a tacere. Vorrei porre ad esempio alla Signora moglie dell'Onorevole Fassino un quesito: lei proporrebbe un avvocato d'ufficio per difendere suo marito dal processo sulla scalata BNL come ha dichiarato per questo caso? Immagino di no, ma se fosse costretta, non avrebbe chiesto un prestito a chiunque, perfino ad uno strozzino se eravate sicura dell'innocenza di vostro marito? La questione è delicata, proprio come questa.
Certo ora qualcuno dirà “e non è mica la stessa cosa!” e rispondo che effettivamente no, non è la stessa cosa. Con quella manovra il torto veniva fatto a milioni di persone che avevano affidato i loro soldi ad una banca pensando fossero al sicuro quando invece i “potenti” forse ci giocavano!
Fare un torto ad una persona è sbagliato come farlo a mille o un milione in egual misura. Allora mi rivolgo a chi ha iniziato questo processo mediatico. Alla luce di questo, mi rivolgo alla signora della CGIL la quale non voglio nemmeno conoscere il nome. Perché attaccare con tanta forza qualcuno e lasciare altri con reati ben più massicci così, impuniti. Allora è vero che la politica è talmente marcia che se un uomo capace ed onesto inizia a prender voce in capitolo è bene tagliargli le gambe. Siamo arrivati a questo? Allora la democrazia che tanto viene declamata dal Partito Democratico non è altro che una infima oligarchia? Perché ai miei occhi è questo che sembra. Un lerciume fine a se stesso, dove chi viene eletto fa per se, se poi favorisce gli Italiani tanto meglio. Una politica dove non è più indispensabile fare il bene del cittadino, ma fare il bene di chi è più in alto di te. Una persona è scomoda? Bene, aspettiamo il momento giusto e colpiamolo dove è più difficile, anzi, impossibile difendersi. Mettiamolo sull'orlo di un baratro dove non può più uscire.
Quello che penso e che dico, potrebbe essere frutto di una fantasia, ma leggendo bene tutti gli articoli usciti sulla questine Carai, TUTTI, anche quelli locali (ad esempio sul sito www.maremmaoggi.it ce ne sono quanti ne volete) ho visto la questione in maniera molto diversa. Ho creduto di vedere dove sono riusciti a spingersi coloro che sono risultati i veri “finti paladini della giustizia”. Coloro che decantano le condizioni sociali e ne fanno bandiera! Coloro che si preoccupano della vita delle persone e degli emarginati. Coloro che hanno il potere della comunicazione come arma.
Il primo campanello che mi ha fatto riflettere è un articolo della signora Elisabetta Lupetti, che invito calorosamente a leggere sul sito sopra citato, la quale per prima ha colto la possibilità di una manovra politica. Il problema sta nel fatto che lei non milita nei Democratici di Sinistra o Partito Democratico che dir si voglia, non è di Rifondazione Comunista, non è dei Comunisti Italiani e neanche dell'UDEUR, tutti partiti che avrebbero dovuto difendere, o quantomeno, non attaccare a testa bassa e senza pietà un membro della loro coalizione. No! È, anzi, ERA di Azione Sociale, ERA di Alleanza Nazionale! Un partito che doveva solo godere di ciò che accadeva come ha fatto l'onorevole Mussolini (ma non per crudeltà, solo perché conveniva alla sua branca politica). Ho detto della Lupetti che ERA di Azione Sociale perché proprio in questi giorni ha ceduto la sua tessera visto che secondo i suoi superiori, andava contro gli interessi del suo partito. O forse a favore? Chi lo sa. Dopotutto se effettivamente era strumentalizzata dalla sinistra, l'opposizione avrebbe fatto meglio a tacere sulla questione, tanto ci pensavano tra di loro ad eliminarsi. Ora finirà che Carai dovrà ringraziare proprio la Mussolini, che con la sua presa di posizione nazionale, ha sventato le intenzioni dei “compagni” costretti alla fine ad appoggiare, seppur localmente, il mostro da tutti descritto.
Con questo concludo poiché forse ho anche esagerato, ma la questione rimane sempre quella: attenzione a tutti i politici onesti, poiché se non mi sbaglio, prima o poi il “caso Montalto” potrebbe finire anche nel vostro paese. E mi rivolgo ai giornali, imparate a dare notizie, non chiacchiere.
un ciao depresso, Pietro.

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giovedì, luglio 26, 2007

Montalto di Castro - E il sindaco parlo'

Vi faccio dono delle dichiarazioni che il sindaco ha rilasciato per il sito maremmaoggi

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Caso Montalto di Castro, la lettera del sindaco Salvatore Carai a Maremmaoggi che spiega perchè ha preso la decisone di aiutare le famiglie dei ragazzi


25/07/2007 19.00.00 - MONTALTO DI CASTRO

Caro Direttore,

ti scrivo questa mie poche righe per cercare di dare una risposta a quei cittadini che me l'hanno sollecitata e che credono nel mio operato dimostrandomelo con attestazioni di solidarietà che mi sono arrivate.

Montalto di Castro è un piccolo centro dove le vite delle persone si incrociano continuamente, dove tutti si conoscono, dove affetti, problemi, gioie e dolori sono condivisi. Una comunità forte di una

cultura antica, un innato senso dell'accoglienza ed una vocazione alla solidarietà: nell'insieme, un'identità diametralmente opposta a quella emersa in questi giorni nei media nazionali.

La mia convinzione, di persona prima ancora che di sindaco, è che tutti debbano avere il diritto a

una vita dignitosa e che nessuno debba essere emarginato per nessuna ragione. Sto parlando non di principi astratti ma della bandiera che ha orientato il mio impegno politico in tutti questi anni, farmi carico del vissuto dei miei concittadini.

Ho dedicato in particolare tutto il mio impegno personale e quello della mia amministrazione al tentativo di migliorare le condizioni di vita dei più disagiati.

La mia attenzione si è rivolta in prima istanza alle persone svantaggiate, ai diversamente abili, agli anziani e ai minori. La formazione di operatori specializzati, l'attivazione di iniziative e programmi

di intervento a lungo termine per il sostegno e l'inserimento nel contesto socio-economico delle persone portatrici di handicap, la creazione di infrastrutture da adibire a centro accoglienza e di strutture per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro: sono fatti inconfutabili, sotto gli occhi di tutti.

In questo contesto, aldilà dell'impegno economico profuso, ciò che più conta è la percezione indotta

nelle famiglie che non si ritroveranno mai sole nell'affrontare le difficoltà della vita, la certezza che avranno sempre al loro fianco una Istituzione amica che li sosterrà e li aiuterà al fine di una esistenza dignitosa.

La nostra sensibilità per le questioni sociali, la nostra vocazione alla solidarietà sono testimoniate in questi anni anche da iniziative che vanno ben oltre il territorio del nostro paese.

Tralascio di soffermarmi a lungo sulla miriade di interventi portati a termine in questi anni dall'amministrazione rispetto a problematiche in materia di politica del lavoro e di assistenza abitativa. Rivendico con orgoglio di aver dato risposte certe e concrete alle esigenze reali della gente, soprattutto alle persone meno abbienti e alle coppie giovani.

È mia profonda convinzione che il nostro futuro sia nelle mani dei nostri ragazzi. I nostri figli hanno diritto di studiare e noi, per quanto ci è possibile, dobbiamo aiutarli a diventare uomini e donne nel

senso più maturo e responsabile, affiancandoli e guidandoli. Per questo, abbiamo cercato di promuovere e incentivare iniziative tese alla scolarizzazione della persona, distribuendo maggiori risorse umane e strumentali alla scuola, in gran parte destinate a realizzare progetti e attività specialistiche per l'handicap, per la risoluzione del disagio giovanile, per l'integrazione degli alunni stranieri.

In questo quadro di attività e in questa logica il nostro comportamento è sempre stato coerente. Ad ogni famiglia che si è rivolta al Comune in cerca di aiuto, nel rispetto delle norme, è stata data adeguata risposta.

La vicenda di questi giorni, che ha investito me e la mia amministrazione, per essere compresa appieno deve essere inserita in questo contesto. Siamo di fronte a famiglie di miei concittadini che si sono trovate in estrema difficoltà, sia dal punto di vista psicologico che da quello economico. Vittime oggettive di una situazione più grande di loro. Insostenibile, per molti di loro. Padri e madri di famiglia ai quali è mancato il terreno sotto i piedi. E' accaduto che si sono rivolte a noi chiedendo aiuto, così come è capitato in passato per tante altre famiglie, in diverse situazioni. Abbiamo ritenuto che fosse nostro dovere non nascondere la testa sotto la sabbia ma dare una risposta. Una risposta ispirata dalla lettera a noi inviata dalle assistenti sociali del Tribunale dei minori, con la quale si sollecitavano interventi utili al reinserimento sociale di quei ragazzi.

Ho fatto tutto quanto era nelle mie possibilità e nei miei doveri di sindaco per assecondare lo spirito di quella lettera, venire incontro al disagio delle famiglie e contribuire al recupero sociale dei loro figli, avendo ben chiara e netta la distinzione da tenere tra l'eventuale condanna legale e la possibile condanna sociale, questa sì drammatica e definitiva. Siamo o non siamo un Paese che, nella sua parte più evoluta, si pone il problema del recupero e dell'inserimento sociale di chi ha sbagliato? La procedura con la quale ho attivato la concessione di un aiuto economico alle famiglie, questa volta, prevede in maniera chiara e specifica la restituzione delle somme al Comune, con l'auspicio che siano i ragazzi stessi a provvedere in questo senso con i proventi del loro lavoro.

A Questo. e solo a Questo. mirava il nostro intervento. Nessuno di noi ha mai neppure lontanamente pensato di giustificare in alcun modo il comportamento tenuto dai ragazzi in questa dolorosa vicenda. La mia. la nostra condanna è stata fin dall'inizio piena. assoluta. incondizionata e tale rimane.

Il nostro intervento era ed è finalizzato unicamente ad alleviare le sofferenze di famiglie .di nostri concittadini che, abbiamo avuto modo di constatare, escono profondamente segnate da questa vicenda.

Mi sono ritrovato per questo al centro di un autentico terremoto mediatico. Proiettato di colpo nell'incubo di essere descritto come sindaco in un modo che è l'esatto rovescio della mia storia.

Identificato nella semplificazione di molti organi mediatici e di rappresentanti della politica smanio si di salire sul carro della demagogia, come qualcuno che stava dalla parte degli "stupratori".

Respingo con sdegno e dolore questa interpretazione. Prima come Amministratore, poi come pé;ldre con tre figli felicemente sposato da trenta anni. Non è compito mio, ma della Magistratura, stabilire

l'innocenza o la colpevolezza delle persone. Ribadisco che io come sindaco, noi come amministrazione, abbiamo cercato solo ed esclusivamente di non abbandonare al proprio destino persone in gravi difficoltà esistenziali ed economiche.

Non ho mai pensato che questo mio intervento potesse in qualche modo, seppure indiretto, arrecare ulteriore sofferenza ad una ragazza già duramente provata. Se questo è accaduto, aldilà dei nostri intenti e della nostra volontà, me ne scuso con lei e con la sua famiglia, alla quale va tutta la mia solidarietà di sindaco, di uomo e di padre. Voglio concludere per onestà intellettuale con una riflessione.

Oggi, con il senno del poi, alla luce di quanto accaduto, dei suoi effetti umanamente comprensibili ma anche delle distorsioni più o meno consapevoli, valuterei probabilmente secondo un' ottica più estesa ogni aspetto della vicenda ed ogni iniziativa da intraprendere in merito, allo scopo di non arrecare, seppure involontariamente, alcun danno all'immagine del mio paese, a tutte le famiglie coinvolte e soprattutto alla ragazza che più ne è rimasta colpita e ai ragazzi protagonisti di questa disgraziata vicenda.

Di tutta questa storia, non ho mai smesso di saperlo neppure per un secondo, ne sono veramente e sinceramente addolorato, non tanto per la mia persona ma per la mia famiglia, soprattutto per tutte le persone coinvolte in questa vicenda.

Il Sindaco di Montalto di Castro Salvatore Carai

Cordiali Saluti.

P.S.: non sentirete più parlare da me di questa dolorosa vicenda perché il paese ha bisogno di riacquistare la serenità che in questi giorni ha perduto.

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mercoledì, luglio 25, 2007

Forza Nuova - Fascismo veccchio

C'è l'invito a partecipare e  compare negli appuntamenti sul sito internet di Forza Nuova, questi danno appuntamento al 26 luglio dalle 20 alle 22 per una fiaccolata che ha per slogan “contro gli stupratori, dalla parte delle vittime"

Forza nuova a difesa delle vittime? delle vittime di stupro? gente che inneggia alla decima mas che se non violentava, non sgozzava o saccheggiava non si sentiva a posto con la coscienza?

andassero in culo (al di là del possibile caso di stupro)

 

Saluti

Stefano

Buonsenso Vol4 ancora su Montalto di Castro

Perchè non vadano perse vi incollo qua le dichiarazioni delle responsabili del coordianemndo donne cgil cisl uil e subito dopo il commento che ho loro inviato:

"Siamo allibite per la decisione del Sindaco di Montalto di Castro di sostenere le spese processuali di alcuni dei giovani minorenni accusati di aver violentato una ragazza, anch'essa minorenne, nella pineta di Montalto di Castro."
E' quanto dichiarano in una nota comune Anna Maria Cubeddu, Giustina Rondinelli, Rosella Giangrazi, responsabili del coordinamento donne Cgil Csil Uil del Lazio.
"Dubitiamo in primo luogo che il Sindaco possa utilizzare i fondi pubblici per questo fine. Perché allora non sostenere le spese legali di tutti i cittadini in difficoltà che hanno problemi con la giustizia? Dubitiamo poi delle motivazioni addotte dal Sindaco che, da quanto leggiamo dalla stampa, avrebbe preso questa decisione perché i ragazzi provengono da famiglie disagiate economicamente. Forse il Sindaco non sa -- prosegue la nota - che la giustizia italiana garantisce a tutti il diritto alla difesa offrendo a chi è indigente i legali d'ufficio? ".
"Nell'esprimere la nostra vicinanza ed il sostegno alla ragazza vittima dello stupro e nel ribadire che la giustizia deve fare il suo corso, senza pressioni di alcun genere, accertando le responsabilità dei ragazzi accusati ed intervenendo affinché comprendano la gravità del reato che hanno commesso, ci auguriamo che la comunità locale si mobiliti per sollecitare il Comune di Montalto a cestinare quella ignobile delibera."
Le sindacaliste concludono auspicando che il Sindaco "abbia il buon senso di riflettere sull'inciviltà del proprio gesto e di chiedere scusa alla ragazza vittima dello stupro e all'intera comunità."

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Salve,
vi scrivo per aprire una riflessione sulle dichiarazioni riportate su www.lazio.cgil.it il 19/07/2007
con l'articolo intitolato "stupro montalto di castro" contenente dichiarazioni
di Anna Maria Cubeddu, Giustina Rondinelli, Rosella Giangrazi
Prima di dichiararsi "allibite" sarebbe bene, proprio per la posizione che ricoprite nell'ambito delle pari opportunita'
e del sindacato, informarsi sui fatti: affermate infatti "da quanto leggiamo dalla stampa" ed e' proprio qui il problema e, scusatemi, la
leggerezza.
Dovreste sapere che di solito -purtroppo- i fatti riportati da quotidiani e telegiornali non sono fatti ma opinioni,
punti di vista e nella migliore delle ipotesi contengono inesattezze fuorvianti.
Sostenete inoltre che il sindaco deve "riflettere sull’inciviltà del proprio gesto".
Posso informavi senza possibilità di smentita che il Sindaco di Montalto di Castro ha dato l'autorizzazione al
contributo, che non e' a fondo perduto, in seguito ad una richiesta ufficiale dei servizi sociali. Questo contributo
e' previsto per legge proprio nel caso di persone minorenni accusate.
Pertanto se e' colpevole il sindaco lo sono ancor più' i servizi sociali che lo hanno instradato.
A mio avviso essere di sinistra o di centro significa proprio usare la testa e ragionare ancora piu' sulle cose
quando ci si trova di fronte a casi tanto delicati.
Nel caso in cui i ragazzi venissero riconosciuti colpevoli,
dovranno (mi si permetta) giustissimamente e fortissimamente pagare per l'oltraggio
che hanno recato alla giovane e direi anche all'immagine del Comune.
Ma fin quando la presunta democrazia italiana reggerà, sarà bene attendere il giudizio
della magistratura (ci vuole troppo? allora sosteniamola).
A scanso di equivoci anch'io, nonostante sia un maschietto , offro il massimo della solidarietà alla giovane
in quanto sono in grado di comprendere la gravita' di una violenza fisica che comunque rimarrà nel tempo
come violenza psicologica.
Ma non per questo posso affermare che i ragazzi siano necessariamente colpevoli
poiché, fortunatamente, non ne ho l'autorità. posso ed ho una mia visione dei fatti
ma ,nonostante io abbia un ruolo nella società piuttosto misero rispetto al vostro,
ho l'accortezza di esprimerla con correttezza verso la ragazza ed i ragazzi e verso la comunità
proprio per rispetto verso tutti gli interessati al fattaccio.
Mi fa veramente impressione la violenza e la cattiveria che manifestate verso un sindaco
che vive il suo territorio e, per giunta, rispetta la legge e la applica.
Nota a margine ma neanche troppo: ho letto su vari siti, ma non l'ho trovato nelle vostre dichiarazioni,
che sarebbe stato opportuno perlomeno dare il contributo anche alla ragazza: non e' possibile perché, essendo l'accusatrice minorenne,
il nome non e' divulgabile se non dietro indicazione dei servizi sociali, per motivi di riservatezza . Ed in questa
occasione e' stato preferito tutelare la privacy della giovane
Per fare un po' di chiarezza vi allego un articolo scritto da una cittadina montaltese tratto da www.maremmaoggi.com:
##########
[...]
E’ selvaggio, arretrato e privo di ogni minima conoscenza del delicato universo minorile, il modo ignorante di trattare questa vicenda.
Il Codice di Procedura Penale è stato riformato con il D.PR 488/1988 per dare vita ad un processo penale minorile che sia in grado di rispettare le esigenze educative E FAVORIRE IL RECUPERO SOCIALE DEL MINORE, questo nuovo processo ha tra le molteplici finalità quella di evitare la stigmatizzazione del minore per scongiurargli il rischio di essere additato e denigrato, fenomeno, questo, che lo traumatizzerebbe al punto tale da compromettere seriamente il suo futuro sviluppo psichico-mentale
[...]
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Spero di avervi aiutato ad avere qualche idea un po' piu' chiara sull'accadimento e vi porgo
Distinti saluti
Stefano

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lunedì, luglio 23, 2007

Buonsenso Vol3 AN ambulanza nazionale

Arrivo in ritardo di qualche giorno ma io non posso minacciare od insultare medici del 118 e quindi arrivo un po' dopo.

Ebbene contro ogni buonsenso il senatore Selva di A-mbulanza N-azionale ha ritirato le dimissioni poiché gli italiano gli hanno chiesto di rimanere. Agli italiani piace avere un senatore che fa il prepotente con gente che per lavoro salva la vita? mah.....

Piu' probabile forse che abbia ritirato le dimissioni per evitare di essere sostituito da un altro parlamentare non vicino a Fini

Saluti

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buonsenso vol2 Montalto di Castro

eccovi il mio commento ad un articolo di lidia ravera (Lidia Ravera) su quanto accaduto a Montalto (contributo alle famiglie dei ragazzi accusati di stupro) - l'articolo

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Salve,
apprezzo molto i suoi articoli su l'Unita' ma in questa occasione
oso affermare di non essere daccordo con la sua esposizione.
Ritengo infatti che, prima di additare i ragazzi come stupratori,
si debba attendere le decisioni della magistratura
(ci vuole troppo? allora sosteniamola).

Nel caso in cui i ragazzi venissero riconusciuti colpevoli, dovranno (mi si permetta) giustissimamente e fortissimamente pagare per l'oltraggio che hanno recato alla giovane e direi anche all'immagine del Comune.
Per quanto riguarda il contributo, per quel che ne so, e' conseguente ad una richiesta ufficale dei servizi sociali e rientra nelle possibilita' del Comune.
Pecchero' di ma ritengo che la mia posizione non sia conseguenza del maschilismo (che le assicuro non mi appartiene) ma solo del buonsenso.

Prima di accusare con forza dei minorenni e una persona come il sindaco che vive il suo territorio, ritengo sarebbe preferibile avere piu' informazioni e con "informazioni" in tendo proprio informazioni documentate, non sentitodire o dichiarazioni inventate che ho letto su buonaparte dei quotidiani e sentito nei tg.

A mio avviso "essere di sinistra" significa proprio usare la testa e ragionare ancora piu' sulle cose quando ci si trova di fronte a casi tanto delicati.

Volendo dare sviluppo al suo ragionamento, tanto varrebbe saltare il processo ed incarcerare i ragazzi in quanto senz'altro colpevoli ed anche il sindaco visto che ci siamo.
E se fossero -dubitabile ma se lo fossero- innocenti? sarebbero segnati ed isolati dal mondo civile e pertanto destinati a vivere ai bordi con conseguente probabile avvicinamento ad una vita lontana dal rispetto dei diritti altrui (essendosi visti non rispettati i propri)

Ed il Sindaco? Sarebbe colpevole di aver dato seguito ad una richiesta di un entita' esterna al Comune. Sarebbe allora indispensabile accusare anche i servizi sociali.
(Che fare allora con chi va ancora oltre lo stupro, come di chi vuol far la pace in Afganistan mettendosi a discutere con chi finora ha sparato?)

Dovrebbe invece essere naturale approffondire in modo corretto la propria conoscenza dei fatti per poterli commentare in modo piu' pieno e corretto e meno enfasi

La ringrazio del tempo dedicatomi per la lettura di quanto scritto qui sopra e le rinnovo i complimenti per quanto di lei letto finora sull'Unita'

Cordiali Saluti
Stefano

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chiedo sccusa ma dimenticavo:
probabilemte dal suo punto di vista cambia poco o nulla ma i contributi alle famiglie dei ragazzi accusati di stupro, sempre per quanto ne ho capito, non sono a fondo perduto ma andranno restituiti ma non ho dettagli al riguardo

Saluti
Stefano

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Iscritti in technocrati

Technorati Profile

giovedì, luglio 19, 2007

Vaffa-day V-day - Evviva il Vaffanculo Day


Sperando ne basti uno



V-Day

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Libero padre Bossi

Liberato or ora padre Bossi

martedì, luglio 17, 2007

Viva il buon senso

Cosa ci si potrebbe aspettare dal sindacato della pollizia per il 20 luglio?
nient'altro che un incontro in piazza alimonda a genova dal titolo "l'estintore come strumento di pace" in contemporanea con la manifestazione in ricordo di Carlo Giuliani e le violenze subite durante il g8 dai manifestanti

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domenica, luglio 08, 2007

Lancio dell'urna - Finalmente disciplina olimpionica

Dopo mesi di studi approfonditi e confronti con i piu' grandi esperti di sport olimpionici siamo arrivati a comprendere la necessità di introdurre una nuova disciplina di importanza prossima a quella dell'acchiappa la gallina nel pollaio:

Il lancio dell'urna

I promotori di questa nuova e sentita disciplina hanno saputo subito cogliere le esigenze degli sportivi che hanno deciso di dedicarle la vita e per evitare una scandalosa scissione del folto gruppo di aderenti hanno fatto nascere due sotto-categorie:

- il lancio dell'urna, propriamente detta

- il lancio all'ostacolo (ostacolo che, per motivi meramente storici e sentimentali, deve essere composto da bottigliette di Campari Soda).

Comunità locali hanno saputo anche arricchire ulteriormente negli anni la disciplina:

si sa infatti sia dell'ormai classico lancio dell'urna (con o senza nonno all'interno)

che del lancio all'urna: centrare l'urna con un qualche oggetto purchè eco-compatibile:
Il lancio all'urna, avendo subito forti critiche dal pubblico stesso, si e' deciso debba necessariamente essere svolto con il lancio di materiale ecocompatibile in quanto le munizioni,durante gli aspri tornei, tendono a sfaldarsi e disperdersi nell'ambiente circostante.

E' ben nota l'attrazione del pubblico femminile per questo sport ed infatti gli illuminati fondatori hanno permesso la formazione di squadre interamente composte da donne.

Naturalmente questo ha reso necessario la rivisitazione del regolamento con la riduzione della distanza minima dai bersagli e l'imposizione della presenza di un cespuglio tra l'area di lancio ed i bersagli.

L'attuale campione del mondo per il lancio dell'urna e' Andrea Viviani detto "faccio sempre centro" (potete chiedere alla compagna)
mentre il campione mondiale per il lancio all'urna e' Lorenzo Tinacci detto "non ne manco una" (i vetrai di zona lo sanno) entrambi di origini fiorentine


Eventi particolari:
il fustacchione Stefano Novelli, non accortosi della variazione del regolamento, e' rovinosamente finito dentro il cespuglio;
Alessandro Capperucci, durante il torneo di lancio all'urna, si e' addormentato finendo per classificarsi ultimo al mondo



ERRATA CORRIGE: i redattori del presente articolo sono stati tutti rimossi per adeguare le nuove necessità della redazione. Questa drammatica decisione e' del tutto avulsa da quanto scritto dalle agenzie di dis-informazione: non abbiamo avuto alcuna pressione del prestigioso marchio Aperol in seguito all'errata indicazione "bottigliette di Campari Soda" che sarebbe dovuta essere "bottigliette di Aperol Soda". Approfittiamo dell'occasione per rinnovare le nostre scuse alla prestigiosa azienda Aperol produttrice di tale prestigiosa e inimitabile bevanda

venerdì, luglio 06, 2007

Genova G8 2001

da Repubblica

La scuola Diaz dopo l'irruzione della polizia
GENOVA - C'è la poliziotta che scherza sulla tragedia di Carlo Giuliani ("speriamo che muoiano tutti... tanto uno già...1 a 0 per noi.."), il funzionario che impreca per i ritardi, l'agente che non sa che accade, l'altro che racconta di teste spaccate, il capoufficio stampa di Gianni De Gennaro "dimenticato" per strada, il capo della celere distrutto dalla nottata, quello della Digos che cerca di disfarsi delle due molotov. Sono le 26 telefonate che gli avvocati delle parti offese del processo per il blitz alla Diaz nel luglio 2001 - 29 tra funzionari e agenti imputati per lesioni, falso e calunnia - depositeranno nell'udienza di oggi, l'ultima prima della pausa estiva. Le comunicazioni sono quelle che intercorrono tra i poliziotti sul campo e la centrale operativa del 113 in questura.

Ore 21.35 l'irruzione deve ancora essere decisa ma vengono inviate pattuglie per verificare la situazione attorno alla scuola che ospita la sede del Genoa Social Forum. Una funzionaria della centrale operativa (Co) parla prima con una pattuglia della Digos: "In piazza Merani ci hanno segnalato questi dieci zecconi (i manifestanti ma anche i giovani di sinistra, ndr) maledetti che mettevano i bidoni della spazzatura in mezzo alla strada...". Alle 21.57 la stessa poliziotta parla via radio con un collega (R) il tono è rilassato e scherzoso.

R: "Ma guarda che io dalle 7 di ieri e di oggi sono stato in servizio fino alle 11, quindi... ho visto tutti 'sti balordi queste zecche del cazzo... comunque...". Co: "... speriamo che muoiano tutti...". R: "Eh sei simpatica". Co: "Tanto uno già va beh e gli altri... 1-0 per noi... tanto siamo solo sul 113 e registrano tutto".

A cavallo della mezzanotte, al 113, arrivano le telefonate allarmate di residenti della zona. Ore 23.58: "... via Cesare Battisti... guardi che è un macello... "; ore 23.59: "Lo sapete che hanno attaccato i ragazzi qui della scuola Diaz".

I primi feriti. Ore 00.17, l'agente al posto di polizia dell'ospedale San Martino chiama il 113: "Ascolta ha chiamato il 118 che sta arrivando una valanga di feriti, è possibile?". 113: "Sì no, guarda io non te lo so dire...".

Non hanno idea della situazione neanche gli agenti del reparto prevenzione mandati a piantonare i feriti all'ospedale. Alle 2.36 uno di loro chiama la Centrale operativa. "Sono 25 persone, uno ha problemi al torace... l'altro lo metti in chirurgia, l'altro in neurologia..", 113: "Sono in stato d'arresto?". Il poliziotto: "No devono essere accompagnati... si vede che questi sono i protagonisti degli scontri di oggi... però chi ha proceduto io non lo so". Co: "Guarda non lo so neanche io... ".

Alla stessa ora il poliziotto al San Martino spiega al 113, che chiede se ci sono ferite da taglio: "No, no teste aperte a manganellate".
Uno degli imputati il commissario Alfredo Fabbrocini parla al telefono con il 113 che chiede informazioni su quanto accaduto alla Diaz. Co: "Allora scusami esatto... quante persone avete accompagnato voi a Bolzaneto?".

F: "Guarda ti direi una bugia, non lo so... c'era un tale caos, guarda, anche perché noi non accompagnavamo, noi facevamo la scorta... comunque c'era il funzionario della Digos, il funzionario della mobile". Co: "E lì ti fermi... perché non c'era altro". F: "Non lo so se non c'era altro, c'era qualche funzionario addetto della Digos, ce n'erano almeno tre o quattro.. c'era il dottor Sgalla, c'era anche Ciccimarra che li conosco, quella là più alta in grado non so chi era, comunque ce n'erano altri... ah c'era Gratteri, c'era il dottor Gratteri... loro hanno disposto il servizio, noi abbiamo fatto manovalanza...".

All'1.23 Lorenzo Murgolo alto funzionario della questura di Bologna, indagato e poi prosciolto, si infuria con il 113 perché non arriva un pullman per il trasferimento dei "prigionieri" arrestati: "Sono il dottor Murgolo porca... perché non rispondete porca.. è tutt'oggi che non rispondete a sto ca... di 113.. ".
Cinque minuti dopo è ancora lui, in sottofondo si sente la gente che urla "assassini assassini". L'operatrice del 113 è in difficoltà di fronte alla rabbia di Murgolo e chiama un funzionario ma la musica non cambia: "Ma porca... ma mi volete dire dov'è 'sto pullman..". 113: "La navetta è sul posto...". M: "Mah.. io non la vedo".

Alle 2.07 Mario Viola funzionario collaboratore di Roberto Sgalla capo ufficio stampa del capo della polizia chiama ripetutamente il 113 per avere una volante che li riporti indietro perché tutti i mezzi sono partiti "scordando" i due dirigenti. Alle 2.44 richiama e dice che è stato accompagnato dal capo della mobile "perché se aspettavamo una volante stavamo ancora lì".

Mentre attendono di essere collegati dal centralino Viola parla con dei colleghi: "Che ha detto?... ha detto che non è stata proprio una bella cosa quella che abbiamo fatto" e un altro ribatte "che se ne andasse a fan... ".

Alle 3.05 Vincenzo Canterini ("... sai che non connetto più io.. dissociato.. davvero so dissociato...") capo della celere romana parla con un suo attuale coimputato, Spartaco Mortola, ex dirigente Digos di Genova che agli agenti nel suo ufficio dice: "Oh ragazzi le molotov non lasciatemele qui...". Sono le due bottiglie che, scoprirà la procura, furono introdotte nella Diaz dagli stessi poliziotti.

giovedì, luglio 05, 2007

E chi l'avrebbe mai detto....

Eppure e' stato possibile.
Dopo non so bene quanto, sono riuscito a fare un micro aggiornamento al sito
Porto delle Nebbie : un sistema abbastanza carino di presentazione foto.
Satemi sapere e fatemi avere qualche foto magari piu' consona.

Guardate pure qua:
http://picasaweb.google.it/stefanonovelli
Mettero' anche qua le foto del gruppo, ma soprattutto un po' di foto "vecchiotte" che sbucano fuori quasi da sole (mentre sto cercando foto recenti apparentemente scomparse, porca paletta)

Ciao
Stefano

ps: Pronti per il V-Day?