Blog del gruppo musicale Porto delle Nebbie www.portodellenebbie.it Commenti sugli accadimenti nel mondo e sulle cose importanti

giovedì, luglio 26, 2007

Montalto di Castro - E il sindaco parlo'

Vi faccio dono delle dichiarazioni che il sindaco ha rilasciato per il sito maremmaoggi

#######

Caso Montalto di Castro, la lettera del sindaco Salvatore Carai a Maremmaoggi che spiega perchè ha preso la decisone di aiutare le famiglie dei ragazzi


25/07/2007 19.00.00 - MONTALTO DI CASTRO

Caro Direttore,

ti scrivo questa mie poche righe per cercare di dare una risposta a quei cittadini che me l'hanno sollecitata e che credono nel mio operato dimostrandomelo con attestazioni di solidarietà che mi sono arrivate.

Montalto di Castro è un piccolo centro dove le vite delle persone si incrociano continuamente, dove tutti si conoscono, dove affetti, problemi, gioie e dolori sono condivisi. Una comunità forte di una

cultura antica, un innato senso dell'accoglienza ed una vocazione alla solidarietà: nell'insieme, un'identità diametralmente opposta a quella emersa in questi giorni nei media nazionali.

La mia convinzione, di persona prima ancora che di sindaco, è che tutti debbano avere il diritto a

una vita dignitosa e che nessuno debba essere emarginato per nessuna ragione. Sto parlando non di principi astratti ma della bandiera che ha orientato il mio impegno politico in tutti questi anni, farmi carico del vissuto dei miei concittadini.

Ho dedicato in particolare tutto il mio impegno personale e quello della mia amministrazione al tentativo di migliorare le condizioni di vita dei più disagiati.

La mia attenzione si è rivolta in prima istanza alle persone svantaggiate, ai diversamente abili, agli anziani e ai minori. La formazione di operatori specializzati, l'attivazione di iniziative e programmi

di intervento a lungo termine per il sostegno e l'inserimento nel contesto socio-economico delle persone portatrici di handicap, la creazione di infrastrutture da adibire a centro accoglienza e di strutture per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro: sono fatti inconfutabili, sotto gli occhi di tutti.

In questo contesto, aldilà dell'impegno economico profuso, ciò che più conta è la percezione indotta

nelle famiglie che non si ritroveranno mai sole nell'affrontare le difficoltà della vita, la certezza che avranno sempre al loro fianco una Istituzione amica che li sosterrà e li aiuterà al fine di una esistenza dignitosa.

La nostra sensibilità per le questioni sociali, la nostra vocazione alla solidarietà sono testimoniate in questi anni anche da iniziative che vanno ben oltre il territorio del nostro paese.

Tralascio di soffermarmi a lungo sulla miriade di interventi portati a termine in questi anni dall'amministrazione rispetto a problematiche in materia di politica del lavoro e di assistenza abitativa. Rivendico con orgoglio di aver dato risposte certe e concrete alle esigenze reali della gente, soprattutto alle persone meno abbienti e alle coppie giovani.

È mia profonda convinzione che il nostro futuro sia nelle mani dei nostri ragazzi. I nostri figli hanno diritto di studiare e noi, per quanto ci è possibile, dobbiamo aiutarli a diventare uomini e donne nel

senso più maturo e responsabile, affiancandoli e guidandoli. Per questo, abbiamo cercato di promuovere e incentivare iniziative tese alla scolarizzazione della persona, distribuendo maggiori risorse umane e strumentali alla scuola, in gran parte destinate a realizzare progetti e attività specialistiche per l'handicap, per la risoluzione del disagio giovanile, per l'integrazione degli alunni stranieri.

In questo quadro di attività e in questa logica il nostro comportamento è sempre stato coerente. Ad ogni famiglia che si è rivolta al Comune in cerca di aiuto, nel rispetto delle norme, è stata data adeguata risposta.

La vicenda di questi giorni, che ha investito me e la mia amministrazione, per essere compresa appieno deve essere inserita in questo contesto. Siamo di fronte a famiglie di miei concittadini che si sono trovate in estrema difficoltà, sia dal punto di vista psicologico che da quello economico. Vittime oggettive di una situazione più grande di loro. Insostenibile, per molti di loro. Padri e madri di famiglia ai quali è mancato il terreno sotto i piedi. E' accaduto che si sono rivolte a noi chiedendo aiuto, così come è capitato in passato per tante altre famiglie, in diverse situazioni. Abbiamo ritenuto che fosse nostro dovere non nascondere la testa sotto la sabbia ma dare una risposta. Una risposta ispirata dalla lettera a noi inviata dalle assistenti sociali del Tribunale dei minori, con la quale si sollecitavano interventi utili al reinserimento sociale di quei ragazzi.

Ho fatto tutto quanto era nelle mie possibilità e nei miei doveri di sindaco per assecondare lo spirito di quella lettera, venire incontro al disagio delle famiglie e contribuire al recupero sociale dei loro figli, avendo ben chiara e netta la distinzione da tenere tra l'eventuale condanna legale e la possibile condanna sociale, questa sì drammatica e definitiva. Siamo o non siamo un Paese che, nella sua parte più evoluta, si pone il problema del recupero e dell'inserimento sociale di chi ha sbagliato? La procedura con la quale ho attivato la concessione di un aiuto economico alle famiglie, questa volta, prevede in maniera chiara e specifica la restituzione delle somme al Comune, con l'auspicio che siano i ragazzi stessi a provvedere in questo senso con i proventi del loro lavoro.

A Questo. e solo a Questo. mirava il nostro intervento. Nessuno di noi ha mai neppure lontanamente pensato di giustificare in alcun modo il comportamento tenuto dai ragazzi in questa dolorosa vicenda. La mia. la nostra condanna è stata fin dall'inizio piena. assoluta. incondizionata e tale rimane.

Il nostro intervento era ed è finalizzato unicamente ad alleviare le sofferenze di famiglie .di nostri concittadini che, abbiamo avuto modo di constatare, escono profondamente segnate da questa vicenda.

Mi sono ritrovato per questo al centro di un autentico terremoto mediatico. Proiettato di colpo nell'incubo di essere descritto come sindaco in un modo che è l'esatto rovescio della mia storia.

Identificato nella semplificazione di molti organi mediatici e di rappresentanti della politica smanio si di salire sul carro della demagogia, come qualcuno che stava dalla parte degli "stupratori".

Respingo con sdegno e dolore questa interpretazione. Prima come Amministratore, poi come pé;ldre con tre figli felicemente sposato da trenta anni. Non è compito mio, ma della Magistratura, stabilire

l'innocenza o la colpevolezza delle persone. Ribadisco che io come sindaco, noi come amministrazione, abbiamo cercato solo ed esclusivamente di non abbandonare al proprio destino persone in gravi difficoltà esistenziali ed economiche.

Non ho mai pensato che questo mio intervento potesse in qualche modo, seppure indiretto, arrecare ulteriore sofferenza ad una ragazza già duramente provata. Se questo è accaduto, aldilà dei nostri intenti e della nostra volontà, me ne scuso con lei e con la sua famiglia, alla quale va tutta la mia solidarietà di sindaco, di uomo e di padre. Voglio concludere per onestà intellettuale con una riflessione.

Oggi, con il senno del poi, alla luce di quanto accaduto, dei suoi effetti umanamente comprensibili ma anche delle distorsioni più o meno consapevoli, valuterei probabilmente secondo un' ottica più estesa ogni aspetto della vicenda ed ogni iniziativa da intraprendere in merito, allo scopo di non arrecare, seppure involontariamente, alcun danno all'immagine del mio paese, a tutte le famiglie coinvolte e soprattutto alla ragazza che più ne è rimasta colpita e ai ragazzi protagonisti di questa disgraziata vicenda.

Di tutta questa storia, non ho mai smesso di saperlo neppure per un secondo, ne sono veramente e sinceramente addolorato, non tanto per la mia persona ma per la mia famiglia, soprattutto per tutte le persone coinvolte in questa vicenda.

Il Sindaco di Montalto di Castro Salvatore Carai

Cordiali Saluti.

P.S.: non sentirete più parlare da me di questa dolorosa vicenda perché il paese ha bisogno di riacquistare la serenità che in questi giorni ha perduto.

#####

Etichette:

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

In tutta questa vicenda ho notato tanta disinformazione da parte di media e opinione pubblica. Tutti hanno espresso la loro netta e irrevocabile opinione, semplicemente leggendo articoli di giornale che definire superficiali è poco. Poi non stiamo a parlare di coloro che "sarebbe meglio se gli praticassero la castrazione chimica" o “andrebbero eliminati da piccoli”. Un giudizio che nemmeno fossero dio in terra. L’unica critica che rivolgo al nostro sindaco è circa la convenienza politica di un simile intervento. Un intervento giustissimo, ma che lasciava il fianco scoperto ad ogni sorta di irragionevole critica da parte dei “benpensanti”, una “casta” molto diffusa in Italia. Il cosiddetto “politically correct”. Ma alla fine è una sua decisione, e la voglio rispettare.
Infine, in risposta al precedente post, beh, ci mancavano solo la Mussolini e la sua cricca. “…dalla parte delle vittime”, come quel ragazzo di Viterbo pestato qualche settimana fa dai loro simili. Mah, perché dobbiamo meritarci questa gente?
Ciao a tutti!!!

luglio 26, 2007 9:57 PM

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page