Blog del gruppo musicale Porto delle Nebbie www.portodellenebbie.it Commenti sugli accadimenti nel mondo e sulle cose importanti

giovedì, gennaio 31, 2008

Medaglia al valor civile per Denis Zanon

andate qua
rainews24
ed aderite per inviare quanto segue:
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Caro Presidente, Le chiediamo di valutare la possibilità di concedere la medaglia al valor civile a Denis Zanon il lavoratore di Marghera morto mentre tentava di salvare il collega Paolo Ferrara”.
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Stefano

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mercoledì, gennaio 30, 2008

delinquere e potersene vantare

nano pelato assolto:

Silvio Berlusconi è stato assolto dall'accusa di falso in bilancio in relazione alla vicenda Sme perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato .

Forte no?

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sabato, gennaio 26, 2008

lista civica nazionale

scusate i giorni di assenza dal forum, ero impegnato a cercarmi alcune notizie :)
Il link a questo post, sarà a breve lasciato nella pagina del meetup di Grotte Santo Stefano "Un Grillo per la testa!", il primo meetup della provincia di viterbo e in quanto tale gli auguro di divenire il capoluogo di provincia degli altri meetup che prima o poi compariranno. Un contributo in più fa sempre comodo. Vediamo di lanciare anche il nostro blog ;)

Dopo tanto parlare arrivano finalmente le prime proposte concrete da parte di chi, a modo suo, si rispecchia in alcuni concetti che Grillo trasmette. La delicata posizione di Beppe è l'equivalente ad una bomba ad orologeria. Se non stà attento a quello che dice, proprio "noi" grillini rischiamo di mandare tutto a puttane. Mi dispiace, ma penso che la caduta del governo sia stata la mossa più tempestiva che abbia mai visto in vita mia. La coincidenza è talmente grossa che addirittura rimane difficile non accomunarla al fatto che grazie ai meetup i "potenti" si siano accorti che ci stiamo realmente organizzando. La caduta del governo, e le elezioni anticipate, servirebbero a farci andare nel panico, visto che a molti non risulta ancora ne un programma da seguire, ne una compattezza tale da poterli intimorire. Se non stiamo attenti, mi ripeto, rischiamo di mandare tutto a puttane.
Leggo quotidianamente tutti i post lasciati da chi legge il blog di beppe, e vedo persone che sono esauste, scoraggiate, demotivate. Vedo chi avanza proposte di "sciopero", chi dice di votare "l'italia dei valori", chi le liste civiche. A mio avviso, se fosse vero che Di Pietro è la persona giusta, dovrebbe sciogliere il suo partito e mettersi a concorrere con una delle liste civiche nazionali, contribuendo con i suoi voti al bene dell'Italia. Non si può candidare perchè ha svolto troppi mandati? Allora che militi nella lista con le idee di cui parla. Tutti siamo indispensabili per raggiungere la democrazia, anche mettendo da parte l'orgoglio e quant'altro necessario.
Comunque il problema principale è un altro. Al momento delle elezioni non sò se saremo riusciti a radicare le nostre motivazioni in quantità tale da "ribaltare" la politica italiana. Con un 3/5 % dei voti si fa poco. Quello che poi non va fatto è lasciare la scheda bianca o annullarla. Sono voti buttati. Quindi visto che con i voti buttati non ci si fa un cazzo di niente, a questo punto io il mio lo butterei per una delle liste civiche.
Ho appreso l'esistenza della http://www.listacivicanazionale.it/, grazie ad un post di un paio di giorni fa, ma ne esistono molte altre. Ad esempio http://www.repubblicadeicittadini.org/ o http://www.liberacittadinanza.it/. E queste sono solo 3.
Cercate e vedrete che di movimenti ce ne sono. Certo, l'ideale sarebbe una bella fusione (non coalizione) tra tutte queste, in una sola lista. Sta a noi decidere se è una mossa prematura o meno, grazie alle adesioni che lasciamo.
Guardate chi sono i promotori e le idee che stanno sviluppando. Cercate da voi di capire se ne vale la pena. Mi sento di dire che queste liste rispecchiano, almeno a parole, le nostre idee più di Prodi, Berlusconi /Veltroni, Casini e tutto il cucuzzaro, soprattutto le mie. Le idee di un'Italia scritta di nuovo a lettere maiuscole. Grazie a Beppe ho imparato anche a diffidare dalle notizie che trovo su internet. Internet non è la televisione. Approfondire alcuni concetti che ci stanno a cuore, costa poco, tranne per l'acquisto di medicinali contro la rosura di fegato e stomaco...
Come già fatto da altri nel blog di beppe, invito a vedere di cosa si tratta. Solo questo. Informatevi se effettivamente una di queste liste sia un'organizzazione valida per conto vostro, se rispecchia ciò che vorreste vedere detto da Grillo (perdonami se ti nomino in questa maniera, ma se ho capito bene è questo che vuoi) e motivate la vostra scelta. Anche con un post stupido quanto il mio. Siamo noi a dover convincere le liste a unirsi per i principi che vogliamo realizzare. Parlatene con i fondatori o chi delegato da loro, vediamo di fonderle in una sola cosa. Tra l'altro sono tutte create da persone di un certo livello culturale, quindi non posso far altro che ascoltarci, ce lo devono avere nel sangue. Ascolteranno e spiegheranno i motivi delle loro scelte e cosa abbiamo da dire in tal proposito (e mi auguro che siano proposte ed interventi fatti in modo coscenzioso, altrimenti si crea un'altro blog dove litigare con chi la pensa uguale te) altrimenti significa che stanno pubblicizzando una nuova "casta". Se vi convincono bene, divulgate la loro parola ai vostri parenti, vicini di casa, colleghi, amici di penna digitale, e se convincerete anche solo una persona di quello che dite, allora avrete avuto un successo enorme. Se poi queste liste non vi convincono, o non li convincete alle vostre proposte, almeno potrete dire che ci avete provato. Potrete dire che anche loro non vogliono un paese democratico. Non avete tempo per cercare? Allora quanto meno fidatevi di chi conoscete. Fidatevi dei vostri amici (quelli "veri") che per cercare di darvi notizie, hanno passato ore e ore davanti ad un pc. Non io, ma qualcuno che conoscete di persona e che stimate.
Ricordatevi sempre che tutti i movimenti, compreso il cristianesimo, non li hanno creati i diretti interessati, ma i loro discepoli e manco tutti (che forse è sempre stato il problema più grosso). Non ci facciamo calpestare da sti 4 zozzoni, che se non si fa così, non ci saranno altre possibilità concrete per altri lunghi anni.

giovedì, gennaio 24, 2008

Vigne, asfalto e tele capo d'istria

Oggi ho finalmente capito che stiamo danneggiando anzi.....
Oggi ho avuto la certezza che ormai il mondo ce lo siamo rovinati ben bene.
eccovi non troppo fedelmente, il colloquio avuto con un cliente:
C cliente
N noi: un mio collega ed io

C avete visto cosa c'è qua sotto?
N cosa?
C non ve ne siete accorti? qua sotto c'è un vigneto di sette filari
N ah
C dovreste scrivere al comune, dovreste chiamare i vigili; non è possibile che ci sia una cosa così
N ...
C un vigneto di sette filari in mezzo a tre strade
N ?
C ma sì con la fame di parcheggio che c'è al giorno d'oggi
N eh?!
C non ha senso lasciare quel vigneto, andrebbe abbattuto
N !!!!

Buona fortuna a tutti (escluso Mastella)

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mercoledì, gennaio 16, 2008

Commissione Parlamentare Antinchiesta

il titolo non ha alcun legame con quello che segue ma mi frulla da qualche giorno in testa  me ne dovevo liberare

 

segue articolo tratto da corriere.it a proposito del papa alla sapienza

l «capo» della rivolta «Nel '56 mi opposi all'invasione dell'Ungheria, Pajetta mi fece nero»

Cini, il «vendicatore» di Galileo: criticai pure il Pci

ROMA — L'ombra di Galileo attendeva da quattro secoli il professor Marcello Cini che la vendicasse. Almeno, il professor Cini ne sembra convinto. «Sin dai tempi di Cartesio si è addivenuti, per porre fine al conflitto fra conoscenza e fede culminato con la condanna di Galileo da parte del Santo ufficio, a una spartizione di sfere di competenza tra l'Accademia e la Chiesa. La sua clamorosa violazione nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico de La Sapienza sarebbe considerata, nel mondo, come un salto indietro nel tempo...».
Il professor Cini non è solo l'artefice della lettera aperta dello scorso 14 novembre, che ha innescato l'incidente più serio con il Vaticano da tempo immemorabile. E' uno dei grandi vecchi (84 anni, quattro più del suo avversario Ratzinger) della cultura italiana. Fin da quando, oltre mezzo secolo fa, Edoardo Amaldi, Enrico Persico e Giorgio Salvini — vale a dire, la Fisica — lo chiamarono a insegnare proprio alla Sapienza. «Cattivo maestro » si definisce (riprendendo un'invettiva di Giorgio Bocca) nel titolo della propria autobiografia intellettuale, pubblicata nel 2001 da Bollati Boringhieri. Ma si capisce bene che scherza e, in fondo, si stima. «Non posso fare a meno di domandarmi se non mi sono troppo spesso identificato con Charlie Brown quando confessa: odio la gente, ma amo l'umanità!», ha scritto di sé. Di Ratzinger, invece: «Ci vuole un bel coraggio a nascondere sotto lo zerbino le crociate, i pogrom contro gli ebrei, lo sterminio degli indigeni delle Americhe, la tratta degli schiavi, i roghi dell'Inquisizione... ».
Nato a Firenze, formatosi al liceo D'Azeglio di Torino, iscritto al Pci fin dai primi anni del dopoguerra, nel '56 porta al congresso della federazione di Catania, dove insegna, una mozione di critica all'invasione dell'Ungheria: «Pajetta mi rispose facendomi nero, con il sarcasmo che gli era abituale». Critico da sinistra del togliattismo, amico di Raniero Panzieri, fu l'unico tra i docenti di fisica — lo racconta il suo allievo Marco D'Eramo — a schierarsi con gli studenti ribelli del '68. Cofondatore del Manifesto. E poi: Medicina democratica, la polemica con Emilio Sereni reo di aver esaltato lo sbarco americano sulla luna («ma quale progresso, è stato il più fantastico spettacolo di circenses offerto alla plebe dai tempi di Nerone! »), i protoambientalisti, la battaglia contro il nucleare. Ma Cini ha lasciato il più ampio segno di sé con «L'ape e l'architetto», che fu il caso politico-culturale del 1976. Un titolo mutuato da Marx, un pamphlet a più mani per dire che la scienza non è mai neutrale, non è indifferente alla storia, alle idee, e soprattutto agli interessi. La reazione dei colleghi fu ora ammirata, ora beffarda; uno di

loro replicò che i corpi cadevano nel vuoto allo stesso modo, sia che al potere fossero i democristiani, sia i comunisti. Lucio Colletti infierì: «C'è una certa differenza tra le verità scientifiche e la predica di un parroco o la relazione di un segretario generale». «Il mio vero rimpianto — si immalinconì lui — è che uno impara a vivere quando non gli serve più». Serviva invece a respingere Benedetto XVI, che gli ha regalato una seconda giovinezza: «Possiamo tollerare che il papa », minuscolo ovviamente, «possa dire ai nostri colleghi biologi che non devono prendere sul serio Darwin?».
Capelli bianchi, occhi azzurro pallido, una riproduzione di Guernica dietro la scrivania, Cini non è mai stato un intellettuale retrivo. Pronto già nel '94 a dichiarare la fine del paradigma delle certezze («Un paradiso perduto» uscì da Feltrinelli), è stato tra i primi a occuparsi di bioetica e a denunciare «il pericolo maggiore, una visione di onnipotenza». Critico della clonazione e della scienza ridotta a mercato, ha ammonito a non demonizzare gli ogm — «non fanno peggio delle sigarette e degli hamburger» — e ha invitato la sinistra a diffidare «degli scienziati che giocano a Dio», e anche un poco di se stessa. Proprio sul Manifesto scrisse: «Io non capisco più cosa voglia dire l'aggettivo "comunista" che compare sulla sua testata». Ha fatto autocritica sui figli — «dev'essere stato difficile per loro avere un padre ingombrante, egocentrico e non sempre presente» —, si è sporto sull'orlo di una confessione di fallimento: «Ho passato gran parte della mia vita concentrandomi sul comunismo e sulla fisica. Ora viviamo in un mondo in cui non c'è il comunismo e non c'è la fisica». Resiste invece Ratzinger, il quale «ha solo cambiato strategia. Non potendo più usare roghi e pene corporali, ha imparato da Ulisse. Ha utilizzato l'effigie della Dea Ragione degli illuministi come cavallo di Troia per entrare nella cittadella scientifica e metterla in riga». Sulla soglia, però, l'attendeva il professor Cini.

Aldo Cazzullo
16 gennaio 2008



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domenica, gennaio 06, 2008

Votazioni

Ricordatevi che le elezioni e le votazioni sono importantissime
l'importante è non dare importanza al fatto che si debba scegliere tra
una peretta gigante ed un panino alla merda.

ps: avviso alla testa di cazzo che si è fregata la moto di mio padre
spero che per ogni bullone che è mai esistito, nasca un albero alto 10 metri e
largo 3 davanti a te anche quando cammini. stronzo

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