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venerdì, ottobre 26, 2007

GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI

da rainews24

"GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI"
di Flaviano Masella e Maurizio Torrealta



L’inchiesta è nata dall’allarme lanciato a metà luglio da alcuni medici degli ospedali di Gaza che hanno trattato per la prima volta ferite inspiegabili che hanno portato all’amputazione di un arto inferiore in almeno 62 casi. I medici hanno chiesto più volte aiuto alla comunità internazionale per comprendere le cause di queste strane ferite che presentavano piccoli frammenti, spesso invisibili ai raggi x e inspiegabili recisioni provocate dal calore negli arti inferiori.

Diversi articoli sono apparsi nella stampa internazionale e nazionale.


Dopo una lunga ricerca il nucleo inchieste di Rai News 24 ha individuato la possibile causa di questi effetti: si tratterebbe di una arma nuova che viene sganciata da aerei droni, senza pilota, e viene teleguidata con precisione sull’obbiettivo fissato.

L’arma, secondo la rivista militare “Defence Tech”, viene chiamata DIME che significa “Dense Inert Metal Esplosive” si tratta di un involucro di carbonio che al momento dell’esplosione si frantuma in piccole schegge e nello stesso momento fa esplodere una carica che spara una lama di polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge con un’angolatura molto precisa quello che incontra nell’arco di quattro metri.

Questa tecnologia si inserisce nella nuova classe di armi “a bassa letalità” che minimizzano i danni collaterali e circoscrivono in uno spazio ristretto gli effetti letali.

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1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

NUOVE ARMI PER IL VECCHIO CONTINENTE

di Mario Sanna, Angelo Saso, Maurizio Torrealta
si ringrazia per la collaborazione Paola Demaio



L' inchiesta fotografa l'Europa alle prese con le nuove armi a microonde. Ed è una fotografia che vede L'Europa seguire la strada intrapresa dagli Stati Uniti.

Sono molte le societa' europee che studiano nuovi progetti di armi ad energia e che vengono coordinate dalla neonata Agenzia della Difesa Europea.

La società italiana Ansaldo Ricerche - insieme a partner Inglesi e Olandesi - sta lavorando ad uno studio finanziato dalla Agenzia della Difesa Europea per la realizzazione di una sistema di arma ad energia in grado di lanciare un impulso di microonde che distrugge i congegni elettronici di missili alla distanza di cinquemila metri.

Esistono anche studi finanziati direttamente dal Settore ricerca del Ministero della Difesa Italiana , come il cannone ad "acqua elettrificata": un cannone da utilizzare per il controllo dell' ordine pubblico che - oltre a bagnare i le persone investite dal getto di acqua - provoca una leggera scossa elettrica. Lo studio più importante è però quello finanziato dall' Agenzia Europea, al quale lavorano insieme l' università di Pisa, l'Oto Melara e l'Ansaldo Ricerche e che riguarda gli effetti nocivi prodotti dalle microonde sulle cellule organiche. Uno studio che ha già rilevato che anche solo le micronde dei telefonini possono causare piccole modifiche al genoma delle cellule umane e dovrà affrontare una analisi molto vasta perchè che ogni frequenza produce un "effetto finestra" su particolari molecole, che varia al variare delle frequenze.

L' inchiesta analizza i rischi legati all'introduzione delle nuove armi ad energia scalabile che - potendo passare dalle funzioni letali a quelle non letali - richiedono una rigida normativa di intervento.

L'inchiesta rileva la necessità di interlocutori istituzionali forti e non solo di strutture di promozione di sinergie imprenditoriali come quelle della neonata Agenzia della Difesa Europea: esiste il rischio concreto che le decisioni su questa nuova generazione di armi vengano presi nei Consigli di Amministrazione delle societa' del settore e non nei Parlamenti dei Paesi interessati.

ottobre 26, 2007 10:35 PM

 

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